domenica 20 dicembre 2009

Ma pensavi che non avrei scritto nulla ? :-)

Com'io divenni allor gelato e fioco,
nol dimandar, lettor, ch'i' non lo scrivo,
però ch'ogne parlar sarebbe poco.

Io non mori' e non rimasi vivo;
pensa oggimai per te, s' hai fior d'ingegno,
qual io divenni, d'uno e d'altro privo.

Lo 'mperador del doloroso regno
da mezzo 'l petto uscia fuor de la ghiaccia;
e più con un gigante io mi convegno,

che i giganti non fan con le sue braccia:
vedi oggimai quant'esser dee quel tutto
ch'a così fatta parte si confaccia.

S'el fu sì bel com'elli è ora brutto,
e contra 'l suo fattore alzò le ciglia,
ben dee da lui procedere ogne lutto.

Oh quanto parve a me gran maraviglia
quand'io vidi tre facce a la sua testa!
L'una dinanzi, e quella era vermiglia;

l'altr'eran due, che s'aggiugnieno a questa
sovresso 'l mezzo di ciascuna spalla,
e sé giugnieno al loco de la cresta:

e la destra parea tra bianca e gialla;
la sinistra a vedere era tal, quali
vegnon di là onde 'l Nilo s'avvalla.

Sotto ciascuna uscivan due grand'ali,
quanto si convenia a tanto uccello:
vele di mar non vid'io mai cotali.

Non avean penne, ma di vispistrello
era lor modo; e quelle svolazzava,
sì che tre venti si movean da ello:

quindi Cocito tutto s'aggelava.
Con sei occhi piangëa, e per tre menti
gocciava 'l pianto e sanguinosa bava.

Da ogne bocca dirompea co' denti
un peccatore, a guisa di maciulla,
sì che tre ne facea così dolenti.

A quel dinanzi il mordere era nulla
verso 'l graffiar, che talvolta la schiena
rimanea de la pelle tutta brulla.

"Quell'anima là sù c' ha maggior pena",
disse 'l maestro, "è Giuda Scarïotto,
che 'l capo ha dentro e fuor le gambe mena.

De li altri due c' hanno il capo di sotto,
quel che pende dal nero ceffo è Bruto:
vedi come si storce, e non fa motto!;

e l'altro è Carmin, che par sì membruto.
Ma la notte risurge, e oramai
è da partir, ché tutto avem veduto ...


Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr !!!!!

Dicembre, è tempo di tornare a correre....

... o meglio, ti tentare di correre !!!

L'occasione sono le classiche corse natalizie ed infatti , un po' per distrarmi dagli impegni, un po' perché é ora di fare qualche cosa, decido di partecipare prima alla Silvesterlauf di Zurigo e poi alla Corsa da Natal di Ascona.

Era ora, avevo bisogno di respirare nuovamente un po' di quell'aria frizzante della gara, anche se sinceramente l'approccio alle manifestazioni non è sicuramente, ne dal punto di vista psicologico ne tantomeno da quello fisico, lo stesso con sui arrivavo al campo gara lo scorso anno.

Manca la testa, ma se tutto va bene tra meno di una settimana qualche passo in avanti dovrei farlo ..., e manca la preparazione ottimale.

Quel che c'è è un bel peso :
la mattina della Silvesterlauf ero ben 5 Kg sopra il mio peso forma, non male come premessa !!!

L'argomento Zurigo del resto è presto liquidato, è stato una specie di toccata e fuga senza spargere troppo la voce in giro, viaggio in treno rigorosamente da solo per poter studiare sia all'andata che al ritorno ed ottimizzare i tempi, riscaldamento tranquillo, corsa con un freddo cane e subito ancora di corsa in stazione per doccia e rientro.
Il risultato è stato molto indicativo : 5 secondi in più dello scorso anno, ma mentre la settimana passata fisicamente non ho avuto problemi, il terzo giro nel 2008 fu una specie di salta al Calvario con tanto di Croce,la Veronica ma senza Simone di Cirene.

Vabbè, del resto non potevo pretendere anche se ci speravo ...

Comunque è servita per fare un quadro della situazione, capire i tanti limiti del momento, dove lavorare, cosa fare per tornare a livelli normali.

Infatti il giorno dopo in preda a crisi pre-esami ero ancora a Zurigo per un corso con il simulatore e mi sono gettato a capofitto sul famigerato Jumbo-Jumbo della Rheinfelder Bierhalle, una sberla di Cordon Bleu di cm. 32 ( misurato !!! ) servito con porzione di patatine fritte e insalata französisch che ti si avvinghia allo stomaco, prima ti dà una sensazione paradisiaca di caldo e pace, poi ti crea una specie di muro di cemento armato nello stomaco che ti abbandona solo dopo alcune ore lasciandoti in cambio una montagna di calorie .
Però come è buono ...

Martedì, mercoledì e giovedì un po' di corsette a Roré e questa mattina partenza per Ascona.

La gara organizzata dall'Usa è, nel bene e nel male, ormai una certezza .
Per fortuna è sempre bel tempo : freddo, molto freddo quest'anno, ma una bellissima giornata.
E quando arrivi sul lungolago e scopri la vista del golfo ( ??? ) illuminato dal sole capisci che per forza di cose sarà sicuramente una giornata speciale.

Il percorso mi piace, è velocissimo e ti permette molto, specialmente se hai benzina.
Io un pochino ne avevo e qualche litro devo averlo bruciato nella gare a squadre, ma orai ero lì, Soccorso aveva bisogno, perché non correre ?
Ecco , uno dei punti di merito dell'edizione di quest'anno per quel che mi riguarda è stato proprio scoprire che si tratta di una gara a squadre e non solo di una gara per famiglie :
il prossimo anno mi piacerebbe partecipare con tutta la Tribù dei Moesa Runners ma, se gli altri sono d'accordo, in un modo molto poco agonistico ma parecchio natalizio ...
l'idea balzana mi è venuta ( ed è buon segno ), per attuarla si vedrà !!!

In generale l'organizzazione è sempre tanto carina, fanno sempre delle belle cose, qualche dettaglio ogni volta sembrerebbe sempre migliorabile ... ma come detto sono dettagli e per uno con le mie aspirazioni contano davvero poco.

Per quanto invece riguarda la gara, detto del riscaldamento molto lento in compagnia dei ferri del mestiere che ultimamente non mi abbandonano mai ( infatti mi sono isolato dal gruppo e me ne sono andato a correre verso Brissago, mi sembrava un pochino ridicolo correre leggendo degli appunti sulle Prescrizioni Circolazione Treni davanti a tutti .. ma dovevo farlo e l'ho fatto !!! ), son partito abbastanza tranquillo, ho incrementato di un pochino dopo il primo giro per poi cercare di mantenermi costante e sono arrivato al traguardo spremuto.
E pugnalato.

;-)

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