mercoledì 29 aprile 2009

Cosa cova Cova ...

Ho trovato interessante la conferenza di ieri sera a Camorino con relatore , come già scritto, Alberto Cova.

È però interessante partire dall'ultima considerazione del grande atleta :
praticare sport fa bene, pratichiamolo !!!
Ad ogni livello, con qualsiasi obbiettivo o stimolo, con ambizioni o senza, per divertimento o con agonismo.

Non è una novità, ma è un concetto che andrebbe ribadito molto più spesso secondo me.

La cosa che però, nel cotesto della serata, mi ha colpito di più di questa affermazione, è che l'ho trovata molto in contro tendenza con quanto argomentato sino ad allora.
3/4 del discorso verteva infatti più sull'agonismo che non sull'attività sportiva semplice, sulla cura maniacale che ha consentito ( ovviamente legata anche ad una grande passione ) ad Alberto Cova di diventare Alberto Cova, quell'impegno ed abnegazione che possono consentire ad un giovane, per altro dotato, di poter aspirare ad alti traguardi.
Spesso ho avuto la sensazione, a questo punto sbagliata, che tutti gli altri modi di intendere lo sport non godessero di molta considerazione da parte del Ragioniere :
competere per la vittoria si, partecipare ....nì !!!

Subito infatti la discussione è parata sull'esperienza e l'esempio dell' Olimpionico ed ex Campione del Mondo, fatti di cura, programmazione, impegno .
Un atleta che prima di tutto ha saputo vincere con la testa.

E qui ci si scontra inevitabilmente con il mio mondo.
Lasciando stare i valori assoluti che non sono nemmeno da considerare se non come una immensa bestemmia proferita dall'alto della cupola di San Pietro,è proprio tutta un'altra filosofia dello sport ...
Un paio di volte ho rimpianto la mia posizione privilegiata in prima fila perché temevo di non riuscire a soffocare un sorrisino innocente ma fuori luogo al sentir criticare ( giustamente ai fini del risultato, devo convenire )gli atleti troppo cuore e poco cervello con i quali il nostro ha spesso avuto la meglio,quando ricordava la sua eccellente scelta di tempo nello scattare per la volata finale ( e quando mai potrò permettermela con la mia condotta di gara '' spericolata'' ? Mi veniva in mente il finale del cross di Biasca ... :-) ), quando si parlava di atleti africani che con gli scatti destabilizzavano, o meglio cercavano di destabilizzare, i piani del comasco come tante volta mi sarebbe piaciuto fare a me nelle nostre gare (e che purtroppo non riescono perché quelli scattano e resistono, io scatto ... e scoppio !!! )...
Un altro universo, non c'è che dire !!!

Scherzi a parte, comunque ho trovato le riflessioni molto interessanti, soprattutto per un giovane che si affaccia con buone doti all'attività sportiva e deve capire cosa comporta una scelta di vita come fare della propria passione e delle proprie qualità naturali un impegno lavorativo,un costante sforzo a migliorare e a curare i dettagli, una forte convinzione nella scelta effettuata.

Una nota a parte il rapporto che , tra le righe, si è letto con due personaggi del passato dell'atletica mondiale :
http://it.wikipedia.org/wiki/Primo_Nebiolo e Stefano Mei

Premesso che ricordo poco di entrambi, giusto qualche cosa visto che ai tempi non ero così appassionato di atletica e del resto ( anche degli sport che più mi hanno visto coinvolto ) non sono mai stato troppo interessato a quel che si dice o vede ma a quello che si pratica , per quanto Nebiolo sia stato un grandissimo dirigente, dai ricordi di Cova ho personalmente ricavato una immediata simpatia per Stefano Mei ed un certo '' fastidio'' per alcuni metodi dell'ex presidente Iaaf.

Come simpatia ho provato per Salvatore Antibo, specie quando l'ex baffo volante si è lasciato sfuggire che la medaglia d'oro di Seul 1988 trovandosi nella posizione del siciliano all'ultimo giro ''l' Albertino non se la sarebbe lasciata scappare '', perché Totò aveva esagerato con il cuore.

Lì, aver avuto le cosiddette quadrate e non smussate sugli angoli come me, si sarebbe dovuto ricordare al Ragioniere che pochi minuti prima aveva narrato di come a Stoccarda 86 avesse commesso lui stesso più o meno il medesimo errore.
Ma sembrava da maleducati ...
;-)

Però la rivalità con Mei, ancora calda a distanza di anni, mi sa che non l'ho notata solo io ...

:-)


Ultima parte della conferenza dedicata all'attuale attività professionale del grande campione :
bello, insegna agli squali come mordere ...
Comunque non son sicuro che le cose nelle grandi ditte vadano come detto da Cova :
generalmente la prima mossa non è motivare i manager, creare gruppo e stimolare idee innovative all'interno del team dirigente, ma resta licenziare le basi ...
a meno che queste non sian le idee innovative dei Ceo dopo la terapia Cova !!!


Per finire, mi è piaciuta molto la conduzione del dibattito tenuta da Luigi Morandi, simpaticissimo padrone di casa.
Ho solo trovato strano che due vecchie volpi dello Sport e del giornalismo, esperti a vario titolo in comunicazione si siano trovati d'accordo nello scandalizzarsi per quanto poco spazio la gazzetta dello Sport dia al'Atletica, esterefatti dalla risonanza data sulla rosea del 6 Aprile alla Roma Appia Run rispetto alla mitica Stramilano.
Io sono il primo che al lunedì mattino arrivo al Buteghin alle 6.50 per leggermi con tutta calma le pagelle della domenica prima di andare in classe e al sabato trovo un piacere unico sprofondare per una mezz'oretta al bar tra le pagine rosa, un bel caffè ed un cornetto ( o due ... ),ma da qui a considerare un giornale di sport il quotidiano Rcs ce ne vuole :
ormai è uno schifo fatto solo di notizie ( spesso extra sportive ) inerenti le 5 principali squadre di caldio italiane, gossip e polemiche a go-gò,informazioni commerciali, pubblicità di allegati, pagine di informazione politica/cronaca usa e getta.
Ma non ci si legge piû di sport, figuriamoci di ateltica !!

A margine, sono rimasto deluso dalla partecipazione un pochino scarsa :
è la prima volta che ho occasione di partecipare ad un incontro del genere, credevo ci fosse più gente, peccato.


REBUS : 5 - 2 - 4


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P.s :
sono finalmente andato dal fisioterapista/kinesiologo, mi ha consigliato di continuare per un pò ancora con la bicicletta e di sentire un esperto in plantari posturali.
Lo farò.
Nel frattempo, spero di rimettermi presto:
non ne posso più e vorrei tanto poter correre a Tesserete...

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