mercoledì 19 marzo 2008

Sport e coscienza

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In questi giorni, ma in molti casi da quando è avvenuta l'assegnazione dell'organizzazione alla Cina, molti stanno riflettendo sull'opportunita' di partecipare ai Giochi Olimpici di Pechino.

Come ogni cosa di questo tipo, va trattata secondo coscienza : non ritengo corretto che una federazione imponga ai propri atleti la partecipazione o il boicottaggio.
Ognuno deve comportarsi secondo il proprio giudizio e di conseguenza , essendo personaggio pubblico, subire il giudizio degli spettatori.

Molti delle persone che oggi chiedono il boicottaggio all'arrivo delle prime medaglie probabilmente cambieranno idea, faranno passare l'indignazione di questi giorni in secondo piano.

Magari anche io.

O forse no.

Perchè l'idea che mi è venuta è quella di ribaltare il problema :
non è importante in una societa' dei consumi e dei guadagni come la nostra se i migliori tra i campioni dello sport andranno o meno alle Olimpiadi, ma se queste avranno sulla gente il richiamo previsto dagli sponsor.
E allora cosa succederebbe se tutte le persone che nel mondo propongono agli atleti di boicottare la manifestazione iniziassero a boicottare loro l'evento, disinteressandosi completamente la cosa, non acquistando i giornali sportivi dopo l'exploit del campione nazionale o non accendendo le televisioni per le dirette ?

Probabilmente non le seguiro' ...

2 commenti:

lalcechecorre ha detto...

Bravo.... spero proprio che riesca ad imitarti ... penso che la maratona e la marcia dovessero eserci le Polli, non riuscirò a saltarle... Io cerhcerò anche di boicottare il maggior numero di sponsor Possibili mi riesce più facile che non rinunciare alla mia naturale curiosità ...

Tartaruga Calva della Tribu' dei Piedi Gonfi ha detto...

Certo che pretendere che Tv e giornali parlino di questa opportunita' sarebbe come pretendere che un ciabattino dicesse che camminare scalzi fa bene ...