venerdì 6 giugno 2008

La quiete dopo la tempesta e altre amenità

Ho quasi fatto fatica a riabituarmi alla normalità ...
Dopo una settimana intensissima dove in 7 giorni ho concentrato 4 gare ed un esame di tedesco, ritornare a poter decidere cosa fare alla sera mi ha spaesato :
quasi non sono riuscito a godermi le serate.
Quasi.
Al momento non so nemmeno cosa farò domenica, domani mi dedicherò ''alla famiglia'' e magari riesco a trovare un pochino di tempo per il pregara, domenica mattina invece saprò se riuscirò a partecipare alla Monte Generoso o meno.


In effetti la settimana appena trascorsa è stata così piena che mi rendo conto solo oggi di aver fatto il mio post postgara più breve tra quelli pubblicati per una gara come il Gran Prix Lungolago che invece mi ha dato davvero tanto.
Dal punto di vista sportivo perchè alla fine è uscito un risultato che nemmeno dopo una cena di 12 portate di discreto peso sarei riuscito a sognare poi perchè è stata la prima volta che, malgrado la mia tattica piuttosto garibaldina, al termine dei km previsti avevo ancora sufficienti energie per fare una lunga volata mentre solitamente son li che non so piu' come fare per arrivare in fondo.
Prima volta perchè l`evento eccezionale si è poi inaspettatamente ripetuto anche alla Faido Dalpe dove non proprio volata è stata ma una buona accelerazione negli ultimi 500 metri.
Come si suol dire, non esistono più le mezze stagioni e l`effetto serra ormai sta cambiando tutto ...
Poi dal punto di vista sociale è stata una gara altrettanto importante, perchè al terzo tentativo ho incontrato un altro podista telematico, Christian da Gordola .
Ci eravamo mancati a causa del mio forfait ai cross di Tenero, mancati a Losanna ( ma in effetti non c'era stato accordo in tal senso), poi con tutto il trambusto della scorsa settimana mi ero completamente dimenticato che a Locarno ci sarebbe stato un'altro possibile avvistamento.
Per fortuna che non avevo fatto crescere i capelli, eravamo d'accordo che mi avrebbe riconosciuto per il mio taglio ...
Peccato che alla gara non si seguito un rinfresco o qualche cosa del genere tipo le gare mattutine, sarebbe stata l'occasione per scambiare qualche chiacchiera in piu' e qualche impressione in piu' sulla gara Vodese che cosi' tanto mi è piaciuta.
gara che tra l'altro ho visto essere stata frequentata da molti dei ''Locarnesi''...


La settimana di euforica liberta' ritrovata l'ho dedicata al perfezionamento del Fartlek Mesolcinese.
Questa tecnica innovativa di allenamento, conosciuta anche con il nome di Fartlek Totale,si differisce dalle più note varianti Svedesi e Polacche per l'assoluta libertà concessa al podista di organizzare il proprio allenamento a sensazione di minuto in minuto senza nemmeno il bisogno di avvisare i compagni.
Leggermente anarchico ma qui si usa cosi' ... ;-)
Portato ai massimi termini il Fartlek Mesolcinese si tramuta in Fartlek Estremo:
buona prova ne è stato l'allenamento di mercoledì dei Moesa Runners dove in 3 ( io, Alzata da Terza e Aspetta che Arrivo )siamo riusciti a perderci di vista al campo di Rorè pur alla fine ritrovandoci, mentre Tendine Saggio lo danno ancora adesso nei paraggi di San Vittore ...

In passato sono riuscito a provare anche una delle 3 scuole in cui si divide il Fartlek Mesolcinese Estremo.
Quella di San Fedè prevede infatti che usciti per un allenamento di breve durata, il piacere della corsa e la compagnia sia tale da indurti a correre oltre le 2 ore e trenta.
Ancora non mi sono cimentato nella pratica della scuola Kumerli che al termine dell'allenamento di breve durata prevede libagioni e banchetti vari sino a tarda ora, ma non è cosa da escludere ...
La terza via infine mi vede attualmente non interessato, ma considera che messe le scarpe e cominciato a correre, dopo pochi minuti il podista possa tornare sui propri passi e decidere che il divano sia meglio...


Infine, il tempo libero mi ha permesso di navigare un pochino e in ottemperanza alle previsioni che George Orwell faceva nel suo ''1984'', ho trovato un paio di fotografie interessanti sul sito 3valli.ch
e tra quelle postate da Silvano sul sito dell'Asti.

Nella prima si intravede un momento che sicuramente infuira' molto sulle mie prossime gare, sia a breve che a lungo termine.

Nella seconda quella luce che circonda la testa di Linda Soldini non è una aureola.
Sono io dietro che faccio riflesso !!!

Image Hosted by ImageShack.us


Image Hosted by ImageShack.us

1 commento:

Unknown ha detto...

ciao tartarugaaa

da firenze
densie