venerdì 3 ottobre 2008

Emozionante lento in sofferenza multipla.

Avevo una gran voglia di fare un bel lungo, era dalla Stralugano che non ne facevo piu' e la cosa mi mancava.
Adoro correre per ore, mi aiuta a riflettere, pensare, estraniarmi , ad un mucchio di altre cose che in altro modo non riesco a realizzare.
E avevo bisogno di pensare ad un po' di cose accadute negli ultimi giorni.

Cosi sono uscito di casa, gia' un pochino contrariato perchè non ero riuscito a fare una cosa che dovevo fare dopo il lavoro, con l'idea di una Roré-Soazza-Rorè a velocita' mooolto tranquilla, senza pormi limiti temporali.

Sin qui tutto abbastanza nella norma, una cosa di semplice routine.

Invece la mia rilassante sgambata scacciapensieri si è immediatamente tramutata in un lento che mi ha dato piu' emozioni di quelli ballati per le prime volte alle feste delle scuole medie .

Peccato che le emozioni provate siano completamente diverse !!!

Il mio tragitto infatti prevede di raggiungere Grono non lungo la Cantonale ma passando da Proveè, dietro il Campo di tiro.
Quello di Rorè è un poligono adatto per piu' distanze e i sentieri nei paraggi vengono chiusi a seconda della zona interessata dai tiri.
Piu' volte giunto nelle vicinanze ho dovuto cambiare tragitto perchè la mia strada era chiusa ma oggi ho avuto fortuna,la catena a chiudere il sentiero non c'è ed evidentemente i bersagli interessati devono essere ovviamente quelli piu' vicini allo stand di tiro.
Mi inoltro nel sentiero quando ad un certo punto mi blocco con un brivido lungo la schiena:
una catena mi sbarra la strada ma il cartello con il divieto di accesso è girato al contrario rispetto alla mia direzione.
I casi sono due : o chi doveva apporre i cartelli ha sbagliato ed ha messo il cartello al contrario e quindi la zona di fuoco si trova poco avanti a me oppure non ha messo quello in entrata ed io mi trovo esattamente dietro i bersagli in uso...
Cosa fare ?
Stranamente non mi sento particolarmente agitato come poi a mente fredda, un po' arrabbiato , ma non agitato, riesco a pensare lucidamente e ritengo di essere piu' in pericolo nascosto dietro ai bersagli che non allo scoperto in zona di tiro visto che comunque non mi trovo lontanissimo dal tiratore che oltretutto spara con un intervallo piuttosto ampio tra un colpo e l'altro. Inoltre indosso una visibilissima maglia arancione che nella verzura circostante non dovrebbe passare troppo inosservata.
Gridare sarebbe inutile, sicuramente chi spara indossa le cuffie quindi, raccomandando l'anima al Diavolo ( visto che un paio di Santi e la Sacra Famiglia me li ero appena giocati con pensieri alquanto blasfemi), aspetto lo sparo e poi inizio a correre il piu' velocemente possibile per attraversare quella radura di 50/60 metri davanti a me.
Sono convinto di aver fatto la scelta giusta,anche se dopo circa 100 metri ho trovato l'altro cartello e quindi la zona di tiro era quella attraversata di corsa e non quella in cui mi trovavo prima, ma nel dubbio ero certo che una persona concentrata sul tiro mi avrebbe visto con una tenuta cosi' sgargiante e al limite sparato alto se proprio fosse gia' stato pronto a far fuoco.
Di contro mi piacerebbe andare avanti con la cosa, ma sarebbe la mia parola contro quella di chi ha messo il cartello e quindi non credo valga la pena.
Brutta cosa le armi, sempre pensato !!!


Il ritmo, a causa dell'adrenalina, si è subito alzato e ho impiegato un po' di tempo a rimettermi in riga ma poi tutto bene sino a quando, gia' sulla via del ritorno ma con i nervi ancora un pochino scossi, nel passare vicino ad uno dei pascoli di Lostallo non ho sentito dietro di me un muggito abbastanza deciso, al primo ascolto tutt'altro che di simpatia.
Mi sono trovato a ridere nervosamente al pensiero che qualche allevatore mesolcinese avesse avuto la pensata di importare dalla Spagna un Toro daltonico che adirato dal mio abbigliamento ponesse fine alla mia carriera podistica !!!
Per fortuna non mi ha visto nessuno, altrimenti mi sarei giocato quel poco credito che ancora ho !!!

Inconvenienti a parte, che freddo oggi !!!
La neve caduta sulle cime ha raffreddato di botto l'aria e ne ho fatto davvero una pelle anche con maglia e pantaloni lunghi.
Aver avuto i guanti non sarebbe stato male, non riuscivo a far andare in temperatura le mani e per un buon quarto d'ora anche rientrato a casa la sensibilita' della mano sinistra era minima.
Per finire, ritornato a Grono, a pochi km da casa, si è alzato il vento.
Vento freddo.
Ovviamente vento freddo contrario.

Mancava la nuvoletta da impiegato, ma per sfortuna non sono impiegato, solo magazziniere....

5 commenti:

Diego ha detto...

Cambia zona !
Questa sera dovevo anch'io prendere i guanti , dobbiamo gia' coprirci che tristezza !
Salutoni.

Tartaruga Calva della Tribu' dei Piedi Gonfi ha detto...

E si !!!

Solo che ormai ero li e c'era poco da fare.

Comunque la prossima volta se solo sento uno sparo non ci passo sicuro, anche se fossero solo dei bambini con dei petardi.

A meno che non usino il silenziatore !!!

Francesco ha detto...

Uè Max bell'avventura certo che all'inizio non ti eri prefissato un lento con qualche ripetuta...:-)) ma a volte sa finchè si ride è tutto ok!!
Saluti

lalcechecorre ha detto...

Ehila prossima volta che programmi un allenamento cos' divertente chiamami ...

Tartaruga Calva della Tribu' dei Piedi Gonfi ha detto...

Se ho tempo passo a dare un occhio all'Albo e controllo quando è in programma il prossimo tiro obbligatorio, poi ti faccio sapere ...

:-)